C’è un nuovo manga all’orizzonte, e promette di stregare chiunque ami storie di spiriti, misteri, combattimenti epici e gatti dalle mille vite. Si chiama Tatari ed è pronto a debuttare in Italia dal 13 maggio grazie a J-POP Manga, che porterà in libreria, fumetteria e store online il primo volume di quella che già si preannuncia come una delle serie più intriganti dell’anno.
Ma non stiamo parlando del solito shonen d’azione: Tatari, firmato da Watari e pubblicato originariamente su Weekly Shōnen Sunday a partire dall’aprile 2023, è un’opera che mescola sapientemente il folklore giapponese, il dramma familiare e un’irresistibile atmosfera dark. Con già sette volumi pubblicati in Giappone al febbraio 2025, la serie ha conquistato critica e pubblico, tanto da guadagnarsi una nomination ai Next Manga Award 2024. Un biglietto da visita niente male per un autore che, con questa prima serializzazione a lungo termine, dimostra di avere tutte le carte in regola per lasciare un’impronta nella scena manga contemporanea.
La storia prende vita nella città di Kyoto, dove, mille anni fa, un potentissimo bakeneko — un gatto mutaforma del folklore nipponico — seminava il caos col nome di Tatari. Dopo essere stato imprigionato per secoli da uno sciamano, Tatari si risveglia in tempi moderni, indebolito e costretto a vivere come un randagio. A salvarlo dalla fame e dalla solitudine ci pensano Takeru e Yuki, due fratelli che, nonostante la povertà, gli offrono un tetto — seppur fatiscente — e qualcosa da mangiare. Un gesto semplice che dà il via a un legame profondo tra il bakeneko e i due umani.
La vita, per quanto dura, sembra finalmente sorridere a questo trio improvvisato. Ma come spesso accade nei manga dalle tinte più cupe, la felicità è effimera. Takeru viene brutalmente assassinato e Tatari, devastato dal dolore, prende una decisione sconvolgente: assumere l’aspetto del suo amico defunto e vendicarne la morte. Inizia così una missione che va ben oltre la vendetta personale, e che porta Tatari a confrontarsi con una guerra millenaria che vede coinvolti spiriti, clan e forze oscure ben più grandi di lui.
Il fascino di Tatari sta tutto nel suo protagonista: un gatto orgoglioso e cinico, che si presenta con la celebre frase “Wagahai wa neko de aru”, citazione ironica e raffinata dell’omonimo romanzo satirico di Natsume Soseki. Ma dietro la spavalderia si cela una creatura ferita, che ha conosciuto la prigionia, la perdita e ora la rabbia. E la trasformazione in umano non è solo un espediente narrativo: è il simbolo del suo bisogno di comprendere gli uomini e di proteggerli, a modo suo.
Quando Tatari rintraccia l’assassino di Takeru, la verità che scopre è degna di un thriller: il ragazzo era figlio illegittimo di un boss mafioso di Hong Kong, il cui testamento ha scatenato una corsa alla successione tra eredi assetati di potere. Il killer era stato inviato per eliminare uno dei potenziali pretendenti all’eredità. Una rivelazione che cambia radicalmente lo scenario e catapulta la storia in una dimensione internazionale e soprannaturale, dove a contendersi il potere non sono solo uomini, ma anche yokai.
E proprio qui Tatari si trasforma. Da semplice racconto di vendetta si evolve in una guerra fra fazioni che include mostri, spiriti e creature leggendarie. A Hong Kong, sette capi criminali si affrontano per il controllo dell’impero lasciato dal defunto boss, tra cui una misteriosa donna che sembra appartenere al mondo degli yokai. Tatari, nel corpo di Takeru, entra in questa scacchiera letale con un solo obiettivo: proteggere Yuki, la sorellina fragile del ragazzo, ora in pericolo tanto quanto lui.
Ciò che rende il manga di Watari davvero interessante non è solo l’intreccio narrativo, ma anche il modo in cui rielabora elementi del folklore giapponese in chiave moderna. Il bakeneko, spesso relegato al ruolo di antagonista o creatura ambigua, qui è protagonista e (anti)eroe. Il tratto di Watari, più cupo e drammatico rispetto ad altre sue opere come Kage to Kage, dà vita a una rappresentazione potente e malinconica del mondo soprannaturale, in cui anche i mostri hanno un cuore — e forse proprio per questo, fanno ancora più paura.
La narrazione alterna momenti di tensione estrema a pause riflessive, esplorando le dinamiche familiari, il senso di colpa, la lealtà e la trasformazione. Non a caso, Tatari viene descritto come un “manga di battaglie oscure e bizzarre”, anche se la vera stranezza sta nel cuore della storia: un gatto che impara a essere umano per salvare ciò che resta della sua famiglia adottiva.
Con una scrittura intensa, personaggi magnetici e un universo narrativo che si arricchisce di colpi di scena a ogni capitolo, Tatari è la serie perfetta per chi ama gli shonen dal sapore dark, dove la magia incontra la tragedia e il coraggio nasce dal dolore.
Insomma, se vi piacciono i manga in cui spiriti e gatti si danno battaglia tra i vicoli del Giappone e le ombre della mafia internazionale, Tatari è il titolo che stavate aspettando. Non perdete l’uscita del primo volume in Italia con J-POP Manga, disponibile dal 13 maggio.
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